Appuntamento davvero da non perdere lunedì 24 e martedì 25 ottobre a Bologna per tutti i lettori che furono e sono ancora fans della scrittrice francese Annie Ernaux, vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2022. E per quelli che lo diventeranno.
L'autrice sarà presente alla XV edizione di Archivio Aperto, festival di Home Movies, Archivio Nazionale dei Film di Famiglia, che ha come mission la riscoperta dei patrimoni cinematografici privati.
Una presenza attiva la sua: nella serata del 24 al Cinema Lumière Cineteca di Bologna sarà possibile vedere il suo primo film, "Les Années Super8", realizzato con i film di famiglia.
Il giorno seguente, martedì 25 ottobre Annie Ernaux incontrerà invece i suoi lettori nella piazza coperta della Biblioteca Salaborsa, alle ore 18, in occasione dell'inaugurazione di una nuova sezione di Archivio Aperto, Poetry, diaries, novels, Film di famiglia e Letteratura. Sarà accompagnata dal figlio David Ernaux Briot e da Francesca Maffioli.
Sarà interessante ascoltarla perché Annie Ernaux ha ancora molto da dire e oggi le sue opere ancora parlano a noi. La visione del reale che propone ha un'altissima originalità ed una potenza narrativa che il tempo non spegne.
A suggellare questo la motivazione della giuria svedese che le ha assegnato il Nobel: "for the courage and clinical aguity with which she uncovers the roths, estrangements and collective restraints of personal memory", " per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale", con il merito di saper analizzare le disparità che riguardano il genere, la lingua e la classe nei loro diversi effetti su una singola vita, la sua.
Come spiega il sito de L'Orma editore, che pubblica in Italia le sue opere, la scrittrice nei suoi libri "ha reinventato i modi e le possibilità dell'autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in un acuminato strumento di indagine sociale , politica ed esistenziale".
Particolarissimo anche il suo stile, come viene definito, une écriture plate, una scrittura cioè piana, neutra, intensamente ma anche gelidamente oggettiva. E' lei stessa a spiegarne la ragione, per il suo " desiderio di sconvolgere le gerarchie letterarie e sociali, scrivendo allo stesso modo di oggetti considerati indegni della lingua letteraria, come i supermercati, i treni suburbani, e gli altri più nobili, come i meccanismi della memoria, la sensazione del tempo".
Limpida ma difficile, aspra, non di rado sgradevole. Nello stesso tempo potente, sintetica, essenziale.
Una scrittrice non per tutti, in apparenza. Non è così. Chi desidera leggere i suoi romanzi, in genere brevissimi, accederà al suo mondo, scoprendo parti di sé che forse prima non conosceva.
Bisogna però fare attenzione a non catalogare le sue opere in un genere specifico. Lei stessa detestava questo, tanto che chiese espressamente ad uno degli editori di non inserire mai la parola 'romanzo' nella quarta di copertina. E' inutile anche fare un elenco dei temi da lei affrontati nei suoi libri, perché sarebbe fuorviante ed alla fine poco indicativo per il nuovo lettore: è una di quelle scrittrici da leggere punto e basta. Solo così si potrà capire il suo vero messaggio.
Per chi la avvicina ora per la prima volta consigliamo di partire per esempio da "Una donna"2018, "Gli anni", "L'evento"2000, "La donna gelata" 1983, "Il posto"1984, "La vergogna"1997, "Scrivere è dare forma ad un desiderio", conversazione con Pierre Bras, "Il ragazzo"2017( gli anni si riferiscono alla prima pubblicazione in Francia, perlopiù con Gallimard; in Italia i suoi libri sono usciti in seguito, pubblicati da L'Orma).
Seguiteci sul blog, librisottosopra.com pubblicherà a breve recensioni delle opere di Annie Ernaux, anche in lingua francese.
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