E’ proprio utile oggi un buon libro contro le fake news. Perché ci tormentano, ne siamo circondati, ci sovraccaricano. Tanto da costringere, per esempio, lo stesso Istituto Superiore della Sanità, in occasione della recente partenza della campagna vaccinale contro il Covid 19 di fine dicembre 2020, a pubblicare un vademecum per smentire le più colossali o più sottili bufale (sempre e comunque pericolosissime) create intorno al vaccino.
Meglio sapere, quindi, ed informarsi bene, perché le fake news arrivano dappertutto.
Il libro pubblicato da Il Mulino, “Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità” scritto da Giuseppe Riva, ordinario di Psicologia della comunicazione all’Università Cattolica di Milano, è sicuramente un valido strumento per iniziare a capire.
Direttore del Laboratorio di studio dell’Interazione Comunicativa e delle Nuove Tecnologie, responsabile editoriale delle riviste scientifiche internazionali “CyberPsychology and Behavior” e “Annual Review of CyberTherapy and Telemedicine”, Giuseppe Riva prosegue da tempo gli studi sui rapporti tra comunicazione e web.
La competenza dell’autore, concentrato su temi di grande attualità connessi a ciò che stiamo dicendo, ci guida nel mondo “post- verità” che presenta la rete. E’ questo che dobbiamo imparare a osservare con il pensiero critico, è in questa post -verità che si determina la creazione e l’autorizzazione stessa, purtroppo, all’esistenza delle fake news.
Giuseppe Riva ci fa comprendere da dove nascono, ma soprattutto come dobbiamo difenderci dalla loro ingombrante presenza. Anche perché sono tante. “Uno studio recentemente realizzato da Human Highway mostra come solo in Italia ci siano almeno novanta siti che come obiettivo editoriale hanno proprio quello di creare delle fake news – scrive Riva nella prefazione - La maggior parte di queste fake news non è totalmente falsa ma presenta i fatti in modo distorto, orientato esplicitamente al supporto di tesi pregiudiziali e cerca di generare nel lettore odio e disgusto. Questi siti producono ancora oggi circa 600 fake al giorno, ciascuna delle quali è condivisa una media di 350 volte.” I dati sono riferiti all’anno di pubblicazione del libro, il 2018, ma i numeri restano impressionanti ancora oggi.
Capire i meccanismi che generano le fake news è lo scudo con cui i lettori avveduti potranno anche prenderne le distanze. E non solo: comprendere questo problema tutto attuale, ma legato agli ancestrali processi che guidano la comunicazione umana, ci farà sentire liberi e capaci di orientarci in un mondo che sta riducendo sempre più i margini delle nostre potenzialità critiche.
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